Ente parco
AGRICOLTURA
Progetto Speciale AgricolturaSpeciale Agricoltura 2009-2010 (chiuso in data 05/08/2009): il Parco Regionale della Valle del Lambro con ha adottato il programma degli aiuti a favore delle aziende agricole per iniziative dirette previsto dal Progetto Speciale Agricoltura pubblicato sul B.U.R.L. del 15 luglio 2002, n. 29.
Il Consorzio ha quindi proposto incentivi per gli interventi volti a ridurre l’impatto sull’ambiente delle attività agricole o finalizzati alla riqualificazione ambientale, anche al fine di instaurare un rapporto di collaborazione col settore primario.
I campi interessati sono la salvaguardia della fauna selvatica (coltivazione di colture “a perdere” per un ciclo triennale), il recupero di colture tradizionali e del paesaggio (mantenimento dei prati stabili per almeno cinque anni, miglioramento ambientale del territorio rurale), la forestazione o riqualificazione ambientale (contenimento delle specie esotiche invadenti arboree, arbustive od erbacee e successive cure colturali).
Bando Pecora Brianzola
Recupero dell’allevamento della pecora brianzola (attivato in data 07/07/2009, chiuso in data 07/07/2010): il Parco della Valle del Lambro ha proposto incentivi per l’incremento dei capi di Pecora Brianzola presenti nel proprio territorio, in particolare la diffusione di nuovi greggi per la porzione ricadente nella Provincia di Monza e Brianza.
Il bando ha previsto il finanziamento per l’acquisto di 5 primi nuclei di gregge di Pecora Brianzola, composti ognuno da un ariete e quattro femmine ed il contributo è stato versato interamente a saldo a verifica dei risultati conseguiti da parte dei tecnici incaricati dal Consorzio Parco della Valle del Lambro.
Progetto Biomasse
Gestione biomasse: Il Consorzio Parco Valle Lambro, nell’ambito di uno studio promosso dalla Regione Lombardia, ha effettuato un’indagine presso le aziende agricole, agroalimentari e florovivaistiche del territorio al fine di raccogliere dati sulla disponibilità di biomasse e scarti organici prodotti nel comprensorio del Parco e studiarne percorsi alternativi di recupero.
A tal proposito, proprietari e gestori di tali aziende sono stati invitati a compilare un breve questionario al fine di raccogliere elementi utili a quantificare le produzioni di scarto potenzialmente valorizzabili.